Per il grado di soddisfazione dei
cittadini verso i servizi pubblici "siamo fanalino di coda
nell'Ue insieme con Romania, Bulgaria e Grecia". Per poca
fiducia nella Pubblica Amministrazione siamo "preceduti soltanto
dalla Grecia".
Lo sottolinea un report di Confartigianato sul livello di
efficienza degli enti pubblici dal quale emerge che "sulla bassa
qualità dei servizi della P.a. influisce uno scarso utilizzo
delle tecnologie digitali: solo il 28% delle amministrazioni
locali consente agli utenti di completare on line le pratiche
amministrative e, se richiesto, di effettuare il pagamento via
web. Una quota che sale al 35% nel Centro-Nord mentre crolla al
13% nel Mezzogiorno. Record negativo del Sud anche per la
qualità delle istituzioni nelle 234 regioni europee: la peggiore
è risultata la regione rumena di Bucarest Ilfov, seguita da
Calabria e Campania".
L'innovazione tecnologica non sembra dunque aver migliorato la
burocrazia, evidenzia il report: un esempio è il tempo perso da
pmi e artigiani (238 ore l'anno, 10 giorni) per gli adempimenti
fiscali. "E così - segnala la confederazione di artigiani e
piccoli imprenditori -, nel pieno della transizione digitale
aumentano le difficoltà di relazione con gli uffici pubblici.
La quota di cittadini in coda per oltre 20 minuti agli sportelli
dell'anagrafe dei Comuni è del 28,4%, undici punti in più
rispetto al 17,4% di dieci anni prima. E anche in questo caso ad
attendere più a lungo sono i residenti nel Mezzogiorno, con una
quota del 31,8% in fila per più di 20 minuti per espletare
pratiche all'anagrafe".
E "le cose non sono migliorate durante la pandemia. Secondo il
rapporto di Confartigianato Il 31,6% dei cittadini che da maggio
2020 a gennaio 2022 si sono rivolti a un ufficio pubblico, pari
a circa 6,3 milioni di persone, ha espresso insoddisfazione o ha
constatato un peggioramento della qualità dei servizi offerti
dalla P.a, sia a causa del ritardo nell'erogazione di servizi on
line (indicato dal 73,6%) che dall'impreparazione del personale
nella gestione di questi servizi (77%). A giudizio di un terzo
degli utenti, i problemi di inefficienza c'erano anche prima
dell'adozione del lavoro a distanza, mentre per gli altri due
terzi lo smart working ha influito negativamente sulla qualità
dei servizi pubblici".
"Una Pa efficiente, capace di stare al passo con gli
imprenditori - sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco
Granelli - è una delle priorità che abbiamo indicato nel nostro
Manifesto alle forze politiche che si candidano a guidare il
Paese. E' fondamentale per favorire lo svolgimento delle
attività economiche ed essere attrattivi anche per gli
investitori. Le risorse messe in campo dal Pnrr sono una
occasione da non perdere per le necessarie riforme di
semplificazione e per costruire un sistema improntato
all'affermazione concreta della sussidiarietà nelle relazioni
della P.a. con le imprese ed i cittadini. Digitalizzazione,
interoperabilità e standardizzazione delle procedure sono gli
ingredienti fondamentali per una vera innovazione della Pa".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA