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La donna-mucca di Thomas Gunzig

La donna-mucca di Thomas Gunzig

Esce Il sangue delle bestie' Scrittore, gli animali sono sinceri

ROMA, 16 ottobre 2022, 17:23

Mauretta Capuano

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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THOMAS GUNZIG, IL SANGUE DELLE BESTIE (MARCOS Y MARCOS, PP 190, EURO 17). Una donna-mucca scuote la vita di Tom, un cinquantenne palestrato, sposato, con un figlio, insoddisfatto delle relazioni familiari. Far accogliere in famiglia una vacca geneticamente modificata, nome in codice N7A, che ha l'aspetto di un'attrice porno, mangia erba fresca e beve in tinozze d'acqua, non è per niente facile. Ma Tom si gioca tutto, dopo averla difesa dall'uomo violento che la maltrattava per strada, vuole convincere N7A a ribellarsi. Thomas Gunzig, l'autore di 'Feel Good' e lo sceneggiatore dell'esilarante e pluripremiato film 'Dio esiste e vive a Bruxelles', nel suo nuovo romanzo 'Il sangue delle bestie', in libreria per Marcos y Marcos nella traduzione di Francesco Bruno, con il suo stile surreale e tragicomico tocca a modo suo questioni come l'identità fluida, il veganesimo, l'animalismo e i problemi nelle relazioni.
    Ma perché ha scelto una donna-mucca con l'aspetto di una pornostar, un'associazione che può risultare offensiva? "E' una preoccupazione che mi ha sfiorato. Ho posto la questione ad alcune amiche femministe attiviste ma nessuna mi ha risposto che poteva essere un'offesa. Gli unici preoccupati erano gli uomini e ho trovato questo molto divertente" dice all'ANSA Gunzig. "L'immagine della vacca è uno stereotipo e il suo creatore ha deciso che doveva essere una donna molto bella, rappresentata come una pornostar. E' la proiezione di quello che è il nostro corpo e di quello che noi ne facciamo" spiega lo scrittore. Ha voluto nel suo libro una mucca anziché altri animali perché "è molto presente nell'immaginario culturale e sociale. La vacca è dolce, vulnerabile e molto forte.
    Rappresenta una sorta di paradosso. Noi le usiamo per alimentarci, le maltrattiamo. Negli allevamenti e nei macelli c'è la brutalità dell'uomo. Io mi sento un po' colpevole quando mangio una bistecca. Era qualcosa di più forte rispetto a una donna cane o gatto" racconta.
    Protagonista del romanzo è in fondo la sincerità degli animali e c'è un grande interrogativo sul posto che occupano gli esseri umani. "Noi ci consideriamo al di sopra, per noi gli animali sono una fonte alimentare o di compagnia o esseri nocivi da eliminare. E qui c'è una nota un po' tragica: l'essere umano è un animale che ha sviluppato l'intelligenza, ma non è andata allo stesso ritmo dello sviluppo del senso morale. Abbiamo grandissime capacità tecnologiche, ma rischiamo di farci male.
    L'animale non è per forza un essere buono, ma è sicuro che dice sempre la verità. La donna-mucca è sempre sincera e questo è destabilizzante per gli esseri umani che mentono ogni giorno" sottolinea Gunzig.
    Per lo scrittore, nato e cresciuto a Bruxelles - che ha avuto un nonno morto a Mauthausen e il padre Edgard, diventato un famoso fisico e cosmologo, è stato prigioniero sotto Stalin in Polonia - non è poi così surreale l'idea di una donna-vacca in un romanzo. "Ci sono delle caratteristiche di fantascienza. Amo usare l'immaginazione perché serve a vedere la realtà da un altro punto di vista e a mettere in evidenza tutti gli elementi disfunzionali. Sono molto d'accordo con Philip Dick che dice che la realtà è solo un punto di vista. Chi avrebbe potuto immaginare la pandemia 5 anni fa? L'uso dell'immaginazione è l'accettazione della realtà che arriverà in futuro".
    'Il sangue delle bestie' è un romanzo sul corpo, su che cosa sono una vita felice, una coppia normale o anormale, gli esseri umani. "Volevo vedere cosa succedeva in una famiglia che aveva qualche problema relazionale quando arriva una donna-mucca, ma non volevo dimostrare nulla. Il romanzo deve far divertire, viaggiare, eccitare il lettore. Mi piace chi si pone interrogativi" dice lo scrittore che ha fatto il libraio per dieci anni e sarebbe felice se 'Il sangue delle bestie' diventasse un film, ma "bisogna convincere tante persone" dice.
   
   

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