Dall'impresa del caffè a quella
meccanica, dagli infissi ai colori, dai rifiuti ai marmisti,
fino ad arrivare a due "cannolifici", aziende che producono le
scorze dei cannoli che esportano in tutto il mondo. La zona
artigianale di Camporotondo Etneo (Ct), al confine con Belpasso,
è ormai da anni un importante polo di attrazione e volano di
sviluppo non soltanto per la zona etnea, ma anche tra le più
floride del territorio siciliano. L'area è stata rilanciata
grazie all'attenzione dell'amministrazione comunale. "Nel 2013 -
racconta il sindaco Filippo Privitera - c'erano 26 opifici
condotti da appena un terzo di artigiani con pagamento regolare,
un altro terzo da conduttori non regolari e con un ultimo terzo
di capannoni vuoti o abbandonati. Opifici con difetti agli
scarichi delle acque piovane fin dalla loro realizzazione, non
catastati e addirittura in parte edificati su terreni con
espropri non conclusi, tipico errore degli enti locali.
Affrontando i problemi uno per volta e nel rispetto delle regole
- aggiunge il sindaco - siamo arrivati alla svolta che era
necessaria. Regolarizzato l'esproprio, sistemate quasi del tutto
le infiltrazioni di acqua, catastati i beni, sono stati avviati
gli sfratti e sono stati affittati tutti gli opifici attraverso
regolari procedure ad evidenza pubblica. Possiamo dire di essere
un esempio di buona amministrazione al servizio delle imprese
sane".
La zona artigianale di Camporotondo è diventata così, a
livello regionale, un modello positivo di rispetto delle regole
e si è fatta attrattore delle migliori esperienze artigiane del
territorio, creando una crescita occupazionale di svariate
decine di posti di lavoro. "I risultati sono sotto gli occhi di
tutti - sottolinea Privitera - in ogni impresa artigianale sono
presenti non meno di 4 dipendenti ed è cresciuto nel frattempo
anche l'indotto, dal bar alla cartoleria. Abbiamo ritenuto di
fare un lavoro a beneficio di tutti e del territorio applicando
le norme, attraendo i migliori e ampliando quindi la platea dei
beneficiari. I tempi stanno cambiando e le buone prassi e le
procedure fortunatamente diventano sempre più frequenti, sono
convinto che questa politica sia quella capace di aiutare tutti
indistintamente e che alla lunga sia quella che paghi di più",
conclude.
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