Uniti per vincere. Lo ripetono da giorni, come un mantra, i giocatori del Portogallo, preparandosi alla sfida con il Marocco che potrebbe aprire le porte delle semifinali ai Mondiali di calcio. Il team portoghese vuole mettere da parte le polemiche su Cristiano Ronaldo e concentrarsi solo sulla delicata sfida con i maghrebini, capaci di eliminare una corazzata come la Spagna. Prima di archiviare il caso, il ct Fernando Santos ha pero' voluto dire la sua: "Va di moda puntare il dito contro Cristiano Ronaldo. Ma lui è un grande esempio di professionalità. Contro la Svizzera ha fatto il riscaldamento normalmente con il resto della squadra, è saltato dalla panchina su tutti i gol, e alla fine è stato lui a chiedere ai compagni di andare a salutare i tifosi". In merito all'esclusione dall'undici titolare aggiunge: "Ho parlato con lui e non lo faccio con tutti i giocatori, è vero, ma lui è il capitano. Dovevo farlo per la sua professionalità, per quello che rappresenta per il Portogallo e per la squadra.
L'incontro è avvenuto il giorno della partita nel mio ufficio, dopo pranzo. Gli ho spiegato le ragioni della mia scelta tattica. Cristiano è rimasto molto deluso e ovviamente non ha accettato questa decisione, sarebbe stato anormale il contrario. Ma non mi ha mai detto di voler lasciare la Seleçao. E' stata una conversazione normale e serena". Alla vigilia della partita con il Marocco, CR7 è apparso tranquillo, durante l'allenamento di rifinitura ha scherzato a lungo con Pepe e Diogo Dalot. "Il Portogallo è ai quarti di finale per la prima volta da molto tempo - ha tagliato corto Joao Felix - e dobbiamo restare uniti. Non è perché Cristiano gioca o non gioca che si giocherà meglio o peggio. La tattica è la stessa, che ci sia o no, è così dalla prima partita. Ha qualità che gli altri non hanno e gli altri hanno qualità che lui non ha, ma l'identità della squadra è sempre la stessa".
Tornando alla partita con il Marocco, Santos osserva: "E' una squadra estremamente ben organizzata, con qualità e densità competitiva, e diversi giocatori che schierano nelle migliori squadre del mondo. Dobbiamo trovare soluzioni per mettere in difficoltà una squadra con qualità difensive e offensive. Non sarà una partita facile, dobbiamo entrare in campo con gioia, senza paura e con fiducia nei vari momenti della partita. Non basta essere creativi, dobbiamo essere intensi in difesa. Se facciamo tutto quello che abbiamo programmato, credo alla fine vinceremo". Nelle sue parole qualcuno ha letto anche la possibilità di vedere Ronaldo in campo dal primo minuto, ipotesi che però pare remota. Nell'ambiente portoghese c'è grande fiducia. "La maggior parte di questi giocatori - conclude Santos - ha già giocato a questi livelli. Ogni giorno si trovano di fronte a situazioni come questa nei paesi e poi nei club, in Champions League o in Europa League. Sanno come affrontare l'ansia di raggiungere una finale e voler vincere una finale. Sono abituati a questo. Dobbiamo solo mettere in pratica ciò su cui abbiamo lavorato e migliorare alcuni aspetti"