(ANSA) - ROMA, 04 AGO - "L'ammissione al concorso per la
nomina a magistrato tributario anche per i laureati in Economia,
e non solo, come previsto in precedenza, per quelli in
giurisprudenza, è una scelta di assoluto buon senso, con la
quale si garantisce alla giustizia tributaria italiana l'apporto
di competenze tecnico-professionali imprescindibili, che fanno
parte del bagaglio formativo dei soli laureati in economia. Si
rafforza così la spinta alla specializzazione del giudice
tributario che è uno dei capisaldi di una riforma che
giudichiamo fondamentale". Parola del presidente del Consiglio
nazionale dei commercialisti Elbano de Nuccio riguardo
all'approvazione al Senato di due emendamenti alla legge delega
per la riforma della Giustizia tributaria. C'è "la grande
soddisfazione dei commercialisti italiani per un risultato al
quale il Consiglio nazionale ha lavorato senza sosta in queste
settimane, riuscendo a modificare un'impostazione che sembrava
irreversibile e che avrebbe prodotto una disparità di
trattamento a danno dei laureati in Economia, privando le
Commissioni tributarie della interdisciplinarità che deve
necessariamente contraddistinguerle". Il presidente della
categoria professionale ringrazia "la politica e le Istituzioni
che hanno condiviso le nostre preoccupazioni su questo delicato
aspetto della riforma, a partire dai senatori firmatari degli
emendamenti Andrea de Bertoldi, Alberto Balboni, Nicola
Calandrini, Felice Gaudiano, Emiliano Fenu e Gianmauro Dell'Olio
e dal ministero dell'Economia, con il quale, al tavolo tecnico
recentemente istituito, si è avviato un confronto in una logica
di dialogo istituzionale che ha portato ad un risultato concreto
per il buon funzionamento e l'affidabilità della giustizia
tributaria del nostro Paese", termina la nota. (ANSA).