(ANSA) - ROMA, 02 AGO - Il decreto legislativo di recepimento
della Direttiva Ue pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29
luglio scorso, a giudizio del Consiglio nazionale dei consulenti
del lavoro "crea le condizioni per un enorme aggravio di oneri
burocratici nella gestione dei rapporti di lavoro". E viene
ampliata "a dismisura la portata dei contenuti della Direttiva",
si legge nella lettera a firma della presidente Marina
Calderone, inviata al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, nella
quale si chiede la revisione immediata del decreto Trasparenza,
a partire, si spiega, dalla data di entrata in vigore del
provvedimento (13 agosto) fino all'assenza di rinvio ai
contenuti dei Ccnl nei contratti di assunzione. "È ragionevole
ritenere - dice Calderone - che si realizzi un concreto rischio,
da una parte di introdurre ulteriori oneri organizzativi e
burocratici a carico dei datori di lavoro e dall'altra di
vanificare la finalità sostanziale del diritto
all'informazione". Medesimo allarme lanciato dal presidente
dell'Ancl, Associazione nazionale consulenti del lavoro, secondo
cui "mortificando il diritto alle vacanze di datori di lavoro e
professionisti, il governo ha emanato il decreto trasparenza il
27 e ha previsto l'entrata in vigore delle nuove disposizioni il
13 agosto". (ANSA).