(ANSA) - TORINO, 13 OTT - Il settore dell'edilizia a Torino
chiude un semestre 'abbastanza positivo' anche grazie al
superbonus, ma il caro materiali, l'aumento del costo del
denaro, il blocco della cessione dei crediti rendono il futuro
estremamente incerto. Cantieri, come quello della superstrada di
Caselle (700 metri da corso Venezia in direzione aeroporto) sono
fermi. Le prospettive del comparto sono al centro dell'assemblea
del Collegio Costruttori Edili di Torino, alla presenza della
presidente nazionale Federica Brancaccio. "Molte gare stanno
andando deserte perché i prezzi non riconoscono i costi per le
imprese. È un gravissimo problema. Il sindaco ha parlato di 120
cantieri a rischio. Servono una rimodulazione e una
riprogrammazione dei termini, ma non mettere in discussione le
riforme che sono un presupposto fondamentale" ha detto il
presidente dell'Ance Torino Antonio Mattio, che auspica la
proroga del 'Superbonus' da parte del nuovo governo. "Molte
imprese sono a rischio, i cassetti sono pieni di crediti che non
riescono a cedere e hanno un'autonomia finanziaria molto
limitata".
Frena anche l'occupazione, che fino a luglio sembrava
registrare un buon andamento con un +17,41% di imprese iscritte
alla Cassa Edile rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso,
+21,6% degli operai, +25,79% della massa salariale e +24% delle
ore lavorate. "Abbiamo difficoltà a trovare personale in tutti i
settori anche a causa del reddito di cittadinanza", ha osservato
Mattio. (ANSA).