Amore e impegno. Sono le parole che
hanno caratterizzato l'ultimo saluto a Gianni Reinetti, simbolo
della lotta per i diritti Lgbt da quando, nel 2016 dopo 52 anni
insieme, ha sposato il suo compagno, Franco Perrello, prima
coppia omosessuale unita civilmente. È stata la chiesa di Santa
Rita, il quartiere in cui ha condiviso la sua vita con Franco,
ad accogliere il funerale di Gianni, celebrato da don Benito
Rugolino che ha sottolineato come "quest'uomo ha lasciato
un'impronta con il suo impegno sociale e civile e questo è
bellissimo". A ricordarlo come una persona che "credeva molto
nell'amore, umano e divino", il figlioccio, Marco Zorzan. "È
stato un uomo molto fedele - ha aggiunto - e si è sentito sempre
un uomo libero e coraggioso, ha creduto sempre nelle sue idee,
cercando di portarle avanti con grande determinazione".
Commossa l'ex sindaca Chiara Appendino, che nel 2016 aveva
celebrato l'unione civile di Franco e Gianni. "Quante storie
d'amore hanno una forza tale per arrivare a superare i 50 anni?
Loro ci hanno insegnato cosa significhi essere una coppia e
amarsi", ha detto, sottolineando che "tutto quello che Gianni
faceva era perché voleva dare una testimonianza di coraggio,
anche ai più giovani, e spetterà a noi portare avanti il suo
ricordo, dobbiamo tutti raccontare la sua storia, gli ostacoli
che hanno vissuto, gli sputi che hanno ricevuto. Siamo noi con
le nostre azioni quotidiane a dover raccogliere quella
testimonianza di coraggio". "Ha avuto la forza di parlare a
tutta la città e a tutto il Paese - ha aggiunto l'assessore alle
Pari opportunità, Jacopo Rosatelli, in rappresentanza della
Città -, e a Gianni e Franco ogni amministrazione comunale e
ogni persona dovrà sempre essere riconoscente per il loro
impegno civile". A ricordare Gianni anche l'ex senatrice Magda
Zanoni e l'assistente della coppia, Stefano Francescon per il
quale Franco e Gianni sono diventati "il simbolo dell'amore che
non ha barriere e confini".
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