(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 22 LUG - Il nome di Marcello di
Ancira è sconosciuto alla maggioranza dei cultori di storia
antica e anche a molti di quelli che si interessano delle
vicende del cristianesimo dei primi secoli: eppure il suo
pensiero teologico fu ai suoi tempi così rilevante e così
controverso da lasciare addirittura un segno, per contrasto, nel
"Credo" promulgato dal concilio di Costantinopoli del 381
(quando Marcello era ormai morto da anni), che integrava,
confermandolo, il precedente Credo del concilio di Nicea (325).
A distanza di secoli, ad una visione storica equanime,
Marcello di Ancira appare invece come uno dei pensatori più
creativi della sua epoca. Ne è convinta la casa editrice Città
Nuova, che da anni riscopre i capolavori della patristica
pubblicando tradizioni e commenti aggiornati dei classici del
settore.
L'editrice ha dato dunque alle stampe "Marcello di Ancira",
un volume che presenta tutte le opere a lui attribuite con
sicurezza (Lettera a papa Giulio; Frammenti teologici; Sulla
santa Chiesa), "un patrimonio in gran parte solo frammentario,
che presenta una seria proposta teologica alternativa a quella
risultata vincente", sottolineano i curatori dell'opera.
Il volume è il terzo della nuova collana "Nuovi testo
patristici", con nuova traduzione e testo originale a fronte,
curati dagli specialisti del settore. La collana si articola
nelle sezioni: apologetica; storica; dottrinale; agiografica;
esegetica; ascetico-monastica. E' diretta da Emanuela
Prinzivalli ed Emanuele Castelli.
"Da tempo si è soliti paragonare Marcello di Ancira - si
spiega nell'introduzione al volume - a quel fenomeno cui gli
astrofisici danno il nome di 'buchi neri': non sono visibili, e
tuttavia la loro presenza influisce sulla traiettoria degli
astri visibili. In maniera analoga, la presenza di Marcello,
quasi invisibile per molte storie della teologia, ma la cui
rilevanza è stata maggiormente riconosciuta negli studi storici,
spiega la traiettoria e i punti sui quali teologicamente hanno
più insistito gli altri vescovi".
Curatori di questa nuova opera pubblicata dall'editrice Città
Nuova sono Samuel Fernandez, professore della Facoltà di
Teologia della Pontificia Universidad Católica de Chile, ed
Emanuela Prinzivalli (che è anche tra i due curatori della
collana), che ha insegnato Storia del cristianesimo e delle
chiese presso la Sapienza Università di Roma e attualmente
insegna Patrologia presso l'Istituto Patristico Augustinianum.
(ANSA).