(di Manuela Tulli)
(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 13 AGO - L'emergenza clima è
sotto gli occhi di tutti ed è finito "il secolo degli
spettatori", per dirla con il sociologo Zygmunt Bauman. Le
encicliche di Papa Francesco, 'Laudato si' e 'Fratelli Tutti',
"propongono alternative paradigmatiche, capaci di proiettarci
verso un percorso diverso e salvifico. Come mai prima d'ora
nella storia siamo obbligati a prenderci carico della nostra
sopravvivenza e decidere se vogliamo prolungarla o se porvi
drammaticamente fine". Lo sottolinea il teologo brasiliano
Leonardo Boff nel libro "Abitare la terra. Quale via per la
fraternità universale?" (Castelvecchi, 2021). La questione non è
solo salvare la terra minacciata dall'eccessivo consumo e dai
repentini cambiamento climatici ma c'è anche il tema della
"fratellanza" messa a rischio da un egoismo ispirato al 'si
salvi chi può'.
"C'è un deficit di cultura ecologica e di coscienza della
gravità della situazione globale - sottolinea il teologo ex
francescano che negli anni '80 entrò in conflitto con la
gerarchia ecclesiastica ma che ora è vicino alle linee di Papa
Francesco - sia tra coloro che prendono decisioni, sia a livello
collettivo. O ci svegliamo da questo sonno letargico o,
inconsciamente, costruiremo l'abisso in cui tutti
precipiteremo".
A firmare la prefazione del libro è Pierluigi Mele,
giornalista di Rainews24, che cura per la stessa testata della
Rai il blog di approfondimenti "Confini". "Ormai da due anni -
scrive il giornalista - viviamo il dramma causato dalla pandemia
di Covid-19, pandemia che ha fatto più di tre milioni e mezzo di
morti e che ci pone davanti a un bivio radicale. Nel pensiero e
nell'azione, mai come oggi siamo stati di fronte a
un'alternativa chiara: dobbiamo scegliere tra una cosmologia
della dominazione, della conquista, del potere, e una cosmologia
della cura e della relazione che implica - prosegue rilanciando
le parole di Boff - 'il riconoscimento del valore intrinseco di
ogni essere, anziché la sua mera utilizzazione da parte umana;
il rispetto per l'intera vita e per i diritti e la dignità della
natura, invece del suo sfruttamento'".
Secondo il teologo Boff, infatti, "dall'interazione iniziale
con la natura, si è passati a intervenire su di essa e, infine,
ad aggredirla apertamente, sempre per ottenere benefici
materiali e accumulare fortune illimitate". E questo non causa
solo "un'ingiustizia ecologica" ma anche "un'ingiustizia
sociale". "Papa Francesco - conclude - osa chiamare 'assassino'
questo sistema che uccide vite, natura e umanità". (ANSA).
Papa: Leonardo Boff, sul clima ha indicato l'alternativa
Teologo brasiliano, 'situazione è grave, svegliamoci da letargo'
