Percorso:ANSA > Mare > Uomini e Mare > Mare, le imprese crescono e puntano sulla sostenibilità

Mare, le imprese crescono e puntano sulla sostenibilità

Summit Blue forum Italia Network a Gaeta per un nuovo sviluppo

18 giugno, 14:47
(ANSA) - ROMA, 17 GIU - La strada verso la sostenibilità dell'economia del mare è già tracciata. Nei due anni della pandemia, tra il 2019 e il 2021, le imprese del settore sono aumentate del 2,8% con una crescita più sostenuta proprio per quelle che si occupano di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale che segnano +11,2%. E il settore guarda al futuro con un Manifesto Blue per un'Economia del Mare sostenibile inclusiva e innovativa, ispirato dal Manifesto di Assisi, dal Manifesto del Decennio del Mare e dal Blue Paper, che è stato presentato a Gaeta nel primo Summit Blue Forum Italia Network.

L'evento riunisce per due giorni nel Golfo di Gaeta rappresentanti delle imprese, del governo, delle istituzioni e delle associazioni. Il presidente della Camera di Commercio Frosinone-Latina e di Assonautica Italiana e Si.Camera che ha promosso l'evento, Giovanni Acampora afferma: "L'Europa ci ha lanciato una sfida e noi l'abbiamo raccolta. Siamo qui per questo: passare dall'Economia blu ad un'Economia blu sostenibile per realizzare gli obiettivi ambiziosi del Green Deal".

Già oggi "è forte la sensibilità green delle imprese della filiera che nel 22,3% dei casi hanno effettuato investimenti in tecnologie per il risparmio energetico e il minor impatto ambientale, con punte di quasi il 34% nella ricettività turistico-alberghiera", spiega il direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, Gaetano Fausto Esposito, presentando il X Rapporto sull'Economia del Mare, realizzato con Unioncamere.

Il rapporto registra un'espansione della base imprenditoriale della Blue Economy di 6.106 imprese nel periodo 2019-2021, in controtendenza rispetto alla contrazione del totale dell'economia (-0,4%) e aumenti superiori alla media per i servizi di alloggio e ristorazione (+5,1% con +5.134 imprese).

"Il mare nella sua complessità significa un importante apporto al prodotto interno lordo di questo paese in maniera diretta e soprattutto indiretta e anche un apporto sull'occupazione, soprattutto al Sud", osserva il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. Nel 2020 della pandemia il valore aggiunto dell'economia blu era pari a 51,2 miliardi di euro, in calo del 13,6% rispetto all'anno precedente, e contava 921 mila occupati. Secondo le prime valutazioni, ci sarebbe stato un recupero del valore aggiunto del 9,3%, superiore alla crescita del Pil, ma insufficiente a recuperare i valori del 2019.

Tra gli interventi la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, racconta la sua esperienza come abitante di un'isola: "crescere vicino al mare significa anche essere testimone in prima persona dei cambiamenti climatici". Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Bruno Tabacci, invita a calcolare i costi di un non transizione più che quelli della transizioni. "Se non teniamo il mare in ordine andremo incontro a guai molto grossi", dice. Mentre la sottosegretaria al Mite, Ilaria Fontana, sottolinea il ruolo dei mari di "protagonisti della transizione ecologica". (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA