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L'Alaska vieta la pesca dei granchi,'stanno scomparendo'

E' la prima volta. Ambientalisti, mare di Bering è troppo caldo

18 ottobre, 12:54
Granchi pescati Granchi pescati

Non solo orsi polari e balene.Il riscaldamento globale colpisce anche i granchi dell'Artico costringendo l'Alaska, per la prima volta nella sua storia, ad annullare la stagione della pesca dello 'snow crab'. Una decisione che piace agli ambientalisti ma che rischia di dare un duro colpo ad uno dei settori più redditizi dell'economia dello Stato. Vietata anche, per il secondo anno consecutivo, la caccia al granchio reale, un altro crostacei dei mari del nord a rischio estinzione.

L'allarme, avvertono i biologi locali, è serio. In soli tre anni, dal 2018 al 2021, è sparito il 90% di 'granchi delle nevi', quasi 1 miliardo di granceole di piccole dimensioni apprezzate soprattutto per le loro chele. Tra le cause principali di questa moria senza precedenti c'è il riscaldamento eccessivo del mare di Bering, dove questi crostacei vivono, e più in generale il fatto drammatico che l'Alaska è lo Stato americano che si sta riscaldando più velocemente di tutti e, ogni anno, perde miliardi di tonnellate di ghiaccio.

Come tutti gli animali artici i granchi hanno bisogno di acque gelate per sopravvivere, spiegano gli ambientalisti. Il riscaldamento del mare accelera il loro metabolismo, costringendoli a cercare più cibo con il rischio di morire di fame. L'eccessivo calore delle acque, avvertono gli ambientalisti, ha anche ridotto l'habitat degli 'snow crab' e in generale della popolazioni di crostacei della zona. Per il governo federale il 'granchio delle nevi' è già una specie "sovrasfruttata", come d'altra parte il 'granchio reale' che, infatti, per la seconda volta dal 1990, l'Alaska ha dichiarato quest'anno specie off limits.

"Sono tempi davvero preoccupanti per l'iconica pesca del granchio dell'Alaska", ha commentato al Washington Post Jamie Goen, direttore esecutivo dell'Alaska Bering Sea Crabbers, un'associazione di categoria che rappresenta il 70% dei pescatori di granchi locali. La decisione del governo statale di annullare la stagione avrà ripercussioni su migliaia di famiglie e sulle 65 comunità che vivono di questa attività. Secondo un rapporto dell'Alaska Seafood Marketing Institute, l'industria della pesca del granchio nello Stato vale più di 200 milioni di dollari e fornisce il 60% dei granchi delle nevi, reali, 'tanner' e 'dungeness' degli Stati Uniti, nonche' il 6% di tutto il mondo. Il governo ha ammesso di essere consapevolo delle conseguenze che una decisione del genere avrà sull'ecomomia dello Stato e di essersi consultato con gli addetti ai lavori prima di un passo così importante. Ma, hanno sottollineato funzionari locali, è anche il momento di "trovare un equilibrio tra interessi economici e ambiente". (ANSA).

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