"Le imprese che puntano sul digitale hanno resistito meglio all'impatto della crisi, sono più resilienti e mostrano performance aziendali nettamente migliori rispetto a chi non ha investito in tecnologie digitali: l'utile netto è superiore del 30% e il valore aggiunto è più alto del 19%". Lo sottolinea Orlando Taddeo, ceo di Mexedia, la tech company quotata in Francia diventata da maggio società benefit, nel presentare il focus su "Digitalizzazione e Imprese in Italia" elaborato dall'Osservatorio della società, basato sui bilanci aziendali nell'ultimo quinquennio (2015-2020).
"Viviamo in un mondo intelligente in cui tutto è connesso; il valore della connettività sta divenendo sempre più decisivo e l'economia digitale è in piena espansione", spiega Taddeo, ricordando che, secondo il World Economic Forum, "entro quest'anno quasi il 60% del Pil mondiale potrebbe essere generato da attività digitali". Ma in Italia "la strada da percorrere è ancora lunga, soprattutto nell'adozione di alcune tecnologie digitali", evidenzia il ceo, leggendo i dati dello studio di Mexedia alla luce di quanto rilevato dall'Istat e diffuso nella nota "Imprese e ICT - anno 2021". Secondo il report dell'istituto infatti l'80% delle imprese italiane con almeno 10 addetti si colloca ancora a un livello 'basso' o 'molto basso' di adozione dell'Ict. "Colmare i ritardi del nostro Paese sulla diffusione delle tecnologie digitali è un fattore determinante per poterne migliorare la posizione competitiva nel contesto internazionale e accelerare la crescita della produttività". Le analisi dell'Osservatorio Mexedia "mostrano come puntare al digitale generi un effetto positivo che fa da volano alla crescita del sistema economico. Il Pnrr rappresenta, da questo punto di vista, un'occasione irripetibile" (ANSA).