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Turismo slow in Polonia

Turismo slow in Polonia

Fortezze, miniere, case in legno e tradizioni da scoprire

DANZICA, 16 agosto 2022, 11:04

(di Ida Bini)

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 E' necessario un approccio slow per conoscere da vicino la bellezza e le tradizioni di Pomerania, Bassa Slesia e Santacroce, regioni della Polonia fuori dai soliti circuiti turistici che meritano di essere scoperte lentamente e con tante e diverse esperienze. Si parte dalla Pomerania, regione della costa baltica a nordovest del Paese, caratterizzata da immense spiagge bianche accarezzate dalla brezza marina che formano un suggestivo paesaggio, all'apparenza desertico. Un'esperienza imperdibile è quella delle dune mobili del parco nazionale Słowinski, sulla costa, dove il vento plasma ondulate forme di sabbia bianca che si alzano fino a 40 metri, arrivando a coprire interi boschi o a svelarne altri, sepolti nel corso di secoli e cristallizzati dalla salsedine. Viaggiando verso est si entra nella Casciubia, una regione nella regione, con una propria identità storica e culturale; la popolazione, infatti, ha una lingua autonoma da quella polacca. Priva di grandi centri urbani, l'area è una terra ricca di laghi che, secondo la leggenda, sono le impronte lasciate dai giganti che l'avrebbero fondata. Nei piccoli villaggi casciubi, lontani dalle realtà industriali, si incontrano botteghe e laboratori a conduzione familiare dove si può ammirare il pregiato artigianato locale e assaporare le gustose ricette della cucina tradizionale. Merita una visita il Parco etnografico casciubo, museo en plein air dell'architettura regionale e monumento alla cultura locale che raccoglie fienili, chiese, mulini e scuole, tutti edifici in legno dal XVIII secolo ai giorni nostri. Situato in un minuscolo villaggio sulla riva del lago Wdzydze, il parco è raggiungibile in autobus da Koscierzyna e da Danzica. Due gli indirizzi dove soggiornare: Lawendowa Osada a Przywidz, paradiso della lavanda con tre cottage indipendenti realizzati interamente in legno; e Osada Słomiany-Zapal: Domek Paczek a Laskowice, con casette tradizionali in paglia e argilla nella foresta Tochula, con sauna e la possibilità di fare escursioni in barca a remi sul lago.
    Il viaggio prosegue verso la Bassa Slesia, regione a cavallo tra Polonia, Repubblica Ceca e Germania, crocevia di etnie e culture diverse. È facile perdersi tra le stradine del colorato centro storico medievale di Breslavia, dove è divertente cercare, in giro per la città, le oltre 300 statue di gnomi. Nella regione è da non perdere la miniera d'oro Kopalnia Zlota a Zloty Stok, sul confine ceco: il secolare sito estrattivo mette a disposizione, oltre alla visita guidata alla miniera, tour sotterranei in barca e la fedele ricostruzione di un villaggio minerario medievale, dove si diventa protagonisti di un viaggio nel tempo e si imparano le antiche tecniche estrattive su veri macchinari d'epoca. Centro minore ma altrettanto pittoresco della Bassa Slesia è Boleslawiec, famosa per le tradizionali ceramiche con decorazioni folk, eccellenza dell'artigianato polacco esportato in tutta la nazione: dipinte a mano o con la tecnica "a timbro", le ceramiche di Boleslawiec presentano singolari decorazioni a pois di un acceso blu su fondo bianco o viceversa. Sul confine ceco si estende la catena montuosa dei Sudeti, coperta da fitte foreste e peculiari formazioni rocciose come quelle di Gory Stolowe. A Karpacz, nel parco nazionale dei Karkonosze, sorge il tempio Wang, realizzato all'inizio del XIII secolo in Norvegia con lunghe assi verticali di legno senza utilizzare un singolo chiodo. Venne poi smontato e trasferito nell'Ottocento a Karpacz per volere di Federico Guglielmo IV di Prussia. Per la notte si suggerisce di alloggiare a Janice presso l'agriturismo Dzikie Roze, un'antica casa di mattoni arredata con mobili d'epoca e una cucina a km 0; oppure a Leszczyniec per provare l'esperienza del glamping a Krjówka. Jurty Ukryte Wśród Zieleni dove si dorme nelle tende yurta a contatto con la natura.
    Il viaggio termina nella regione di Świętokrzyskie (Santacroce), piccola ma ricca di grandi sorprese. E' nel cuore della Polonia, caratterizzata dai monti Świętokrzyskie, da un'imponente selva di abeti e dall'atmosfera misteriosa di antiche leggende sulle streghe del monte Łysa Góra. In direzione nord si viaggia verso il parco nazionale Swietokrzyski, contraddistinto da formazioni rocciose antichissime e meta privilegiata per gli escursionisti per i cumuli di selce tigrata, detta anche "il diamante polacco". Imperdibile, infatti, è una visita alle antiche miniere di selce a Krzemionki, patrimonio Unesco, dove questa pietra ha una struttura unica al mondo. Lungo l'antica via dei pellegrini del monastero della Santa Croce, tra querce millenarie si incontrano villaggi medievali come Sandomierz, dove vale la pena fermarsi ad ammirare il panorama fiabesco sulla Vistola e assaggiare le prelibatezze della cucina locale realizzate secondo antiche ricette e con ingredienti locali. Per la notte si può scegliere tra Chata pod Świnia Góra a Blizyn, guesthouse nel cuore della foresta in cui si organizzano escursioni a cavallo, a piedi o in canoa alla scoperta degli antichi monti Swietokrzyski; oppure Jurta na farmie z osiołkami a Baszowice, tende yurta dove assaporare la cucina dei monti Swietokrzyski e provare l'onoterapia con decine di asinelli amanti delle coccole.
    Per maggiori informazioni: polonia.travel/it
   

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