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Siccità: in vigna portainnesti M superano stress test estate

Siccità: in vigna portainnesti M superano stress test estate

Sperimentazione Università Milano, in Italia 5 milioni di barbatelle

ROMA, 13 agosto 2022, 11:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nell'estate più siccitosa da 70 anni "il 100% dei vigneti impiantati su "portainnesti M" sta superando in maniera brillante questo eccezionale stress test". Sono i risultati del monitoraggio dalla Facoltà di Agraria dell'Università di Milano e da Winegraft - la start-up fondata nel 2014 da un gruppo di primarie aziende vitivinicole italiane per sostenere lo sviluppo della ricerca sulla nuova generazione di portainnesti - su oltre cento ettari vitati da Nord a Sud dell'Italia alla luce della diffusione dei "portainnesti M" cresciuta del 300% dal 2020 ad oggi. Con l'obiettivo 2025 di Vivai cooperativi Rauscedo (Vcr) di arrivare a 1600 ha/anno di nuovi impianti con gli M. Per il professore Attilio Scienza dell'Università di Milano i vigneti innestati sugli "M" "faranno la differenza nella prossima vendemmia con risultati quali-quantitativi eccellenti". In particolare, sottolinea Lucio Brancadoro, docente e ricercatore della facoltà di Milano, i "portainnesti M" mostrano una miglior resilienza a condizioni di stress idrico grazie alla loro maggiore efficienza nell'uso dell'acqua, evitando/limitando le perdite produttive e qualitative che si registrano in gran parte del vigneto Italia".

I controlli che il team di ricerca di Milano sta portando avanti ormai da oltre 15 anni in alcuni dei principali areali viticoli di Lombardia, Toscana e Sicilia sui "portainnesti M" impiantati con diversi vitigni (tra cui Chardonnay, Sangiovese e Cabernet s. e Nero d'Avola e Cabernet s.) confermano, anche quest'anno, come "questi portainnesti - continua Brancadoro - inducono la vite ad un uso attento dell'acqua, quasi parsimonioso, che consente di non interrompere l'attività fotosintetica anche in condizioni di stress elevato. Risultano M4 e M2 i più efficienti in tal senso, e mostrano rispettivamente in Franciacorta e in Chianti Classico un'attività fotosintetica superiore del 35% e del 20% rispetto ai più comuni portainnesti, ma anche l'M1 e l'M3, seppur più adatti a climi freschi, ad oggi stanno dando risposte più che soddisfacenti". E i numeri di Vcr confermano questo exploit verso gli "M": dal 2015 ad oggi la produzione è aumentata di 80 volte per un totale di 4,8 milioni di barbatelle prodotte complessivamente. 

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