Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Svolta sulla guerra del grano. Kiev e Mosca firmano l'accordo

I prezzi tornano ai livelli di prima della guerra.

Redazione ANSA ISTANBUL

Ad Istanbul intesa chiave per sbloccare l'invio del grano dai porti ucraini: Ucraina e Russia firmano un accordo con la Turchia e l'Onu, ma non c'è una firma tra Russia e Ucraina. Prevista la creazione di corridoi sicuri da Odessa e altri due porti sotto controllo ucraino. Non sono previste scorte militari per le navi che porteranno il grano. L'accordo contribuirà a consegnare almeno 25 milioni di tonnellate frumento ai mercati globali. I prezzi intanto tornano ai livelli di prima della guerra.

Grano: Martina(Fao),svolta concreta, c'è anche segno Italia
Un "segno di speranza e una svolta concreta che sancisce novità importanti dopo mesi e difficilissimi drammatici e che arriva dopo un grande lavoro del segretario Onu, Guterres, un lavoro diplomatico da parte delle autorità turche, e un apporto che il nostro Paese ha sempre dato in queste settimane, in questi mesi per lo sblocco delle derrate di cereali bloccati nei porti ucraini. C'è anche un segno dell'Italia in questo sforzo diplomatico". Così all'ANSA il vicedirettore della Fao Maurizio Martina in merito all'accordo raggiunto sul grano. L'auspicio, prosegue Martina è che questo doppio accordo "funzioni e mi pare che ci siano tutti gli elementi" in termini di sicurezza. Noi siamo di fronte, aggiunge il videdirettore della Fao, "a una dinamica di prezzi alimentari globali in aumento praticamente dalla pandemia e il conflitto in Ucraina ha ulteriormente drammatizzato questa situazione già molto complessa. Sbloccare ora questi bene agricoli di base è fondamentale per lavorare in alcuni Paesi in via di sviluppo che tradizionalmente si approvvigionavano dalla Russia e in particolare dall'Ucraina, e questo è un segnale concreto che aiuterà. Certo la sfida della sicurezza alimentare - sottolinea ancora Martina - è aperta". L'accordo sullo sblocco dei porti per il grano "è un tassello importante, non risolutivo, ma un primo segno concreto che va riconosciuto". Prima del conflitto, conclude Martina, "avevamo 50 Pesi in Via di sviluppo che ricevevano più del 30% del loro grano da Russia e Ucraina. Quindi immagino che questa sia una notizia positiva per chi aspettava quel grano e non l'ha mai ricevuto".

Centinaio,accordo Ucraina-Russia segnale incoraggiante
"Un accordo atteso e un segnale incoraggiante che può contribuire a non mettere a rischio la sicurezza alimentare globale, in particolare nei paesi in via di sviluppo che dipendono in modo significativo dall'Ucraina e quindi sono i più esposti all'attuale crisi". Così il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio commenta la firma dell'accordo tra Ucraina e Russia per permettere l'esportazione di cereali e prodotti agricoli attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero. "Si tratta di un'intesa importante anche per l'Italia - prosegue Centinaio -, e l'auspicio è che possa aiutare a stabilizzare i prezzi alimentari che già prima dell'inizio della guerra hanno fatto registrare preoccupanti aumenti". "In queste settimane non stiamo facendo i conti solo con la crisi internazionale - ricorda il sottosegretario -. C'è anche l'emergenza siccità che nel nostro paese sta mettendo in ginocchio il settore primario, tagliando i raccolti. Bene che Bruxelles annunci deroghe sulla produzione di cereali e semi oleosi in Ue. La sicurezza alimentare sia una priorità e spinga a un cambio di politiche e a un rilancio di produzione a livello comunitario", conclude Centinaio.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Modifica consenso Cookie