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Satelliti svelano i segreti delle antiche tombe giapponesi

Satelliti svelano i segreti delle antiche tombe giapponesi

Rivolte al Sole per sottolineare l’origine divina dell'imperatore

20 gennaio 2022, 10:48

Redazione ANSA

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Daisen Kofun, veduta aerea (fonte: ©Ministero del Territorio, Infrastrutture, Trasporti e Turismo Giapponese) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Daisen Kofun, veduta aerea (fonte: ©Ministero del Territorio, Infrastrutture, Trasporti e Turismo Giapponese) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Daisen Kofun, veduta aerea (fonte: ©Ministero del Territorio, Infrastrutture, Trasporti e Turismo Giapponese) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le antiche tombe costruite in Giappone tra il III e il VII secolo d.C. (anche a forma di buco della serratura) erano orientate verso l'arco del Sole nascente, la divinità che gli imperatori collegavano all'origine mitica della loro dinastia. Lo dimostrano le immagini satellitari analizzate dagli esperti del Politecnico di Milano nello studio pubblicato sulla rivista Remote Sensing.

Le isole giapponesi sono costellate da centinaia di antichi tumuli funerari, i più grandi dei quali hanno la forma di un buco della serratura e sono chiamati Kofun. I più imponenti sono attribuiti ai semileggendari primi imperatori, mentre quelli più piccoli dovrebbero appartenere a ufficiali di corte e a membri della famiglia reale. Tra questi, il cosiddetto Daisen Kofun è uno dei monumenti più grandi mai costruiti sulla Terra: misura 486 metri di lunghezza e circa 36 di altezza, ed è tradizionalmente attribuito a Nintoku, il sedicesimo imperatore del Giappone.

Su queste tombe non ci sono fonti scritte, mentre gli scavi sono rari e limitati a quelle più piccole, poiché le più grandi sono considerate le tombe dei primi semileggendari imperatori e, come tali, sono rigorosamente tutelate dalla legge. La protezione si estende anche all'esterno: molti monumenti sono recintati e non è permesso entrare nel perimetro, per questo motivo è impossibile ottenere una misurazione precisa delle dimensioni o dell’altezza.

Per studiare l'orientamento di oltre cento Kofun, i ricercatori Norma Baratta, Arianna Picotti e Giulio Magli del Politecnico di Milano hanno impiegato la tecnica remote sensing (telerilevamento). I dati ottenuti indicano un forte collegamento dei corridoi d'ingresso dei Kofun con l'arco di cielo dove il Sole e la Luna sono visibili ogni giorno dell'anno e mostrano l'orientamento dell'enorme Kofun a forma di buco della serratura rispetto all'arco del Sole nascente/splendente.

In particolare, il Daisen Kofun è orientato verso il Sole che sorge al solstizio d'inverno. L’orientamento delle tombe imperiali verso il Sole è in pieno accordo con la tradizione imperiale giapponese: infatti l'origine mitica della dinastia degli imperatori giapponesi li considera come discendenti diretti della dea Sole Amaterasu.

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