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Diabete colpisce 4 milioni di italiani, 80mila morti l'anno

Diabete colpisce 4 milioni di italiani, 80mila morti l'anno

Assistenza adeguata riduce del 19% mortalità ma solo 30% la ha

ROMA, 13 luglio 2022, 11:09

Redazione ANSA

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In Italia sono quasi 4 milioni le persone con diabete e questa malattia cronica è la causa principale o concausa di oltre 80mila morti ogni anno. Una pandemia silenziosa che è destinata a crescere, basti pensare che, nel nostro Paese, dal 2000 ad oggi i casi di diabete sono raddoppiati. A fare il punto, il 15/mo Italian Diabetes Barometer Forum, organizzato da Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation (IBDO Foundation) e dall'intergruppo parlamentare Obesità e Diabete, con il contributo non condizionato di Novo Nordisk.

"È stato dimostrato che avere un'adeguata assistenza specialistica multiprofessionale può portare a una riduzione del 19% della mortalità per tutte le cause legate al diabete. E' quindi preoccupante sapere che solo il 30% di chi ne è affetto riceve un'assistenza adeguata", afferma Agostino Consoli, presidente della Società italiana di diabetologia (Sid). Per questo motivo, i diabetologi hanno proposto un nuovo modello di assistenza con azioni che rafforzino i centri di assistenza specialistica esistenti, "facendone di meno e di più grandi e coinvolgendo in essi tutti gli specialisti in diabetologia che operano nel territorio. Per fare in modo che possano eseguire screening delle complicanze e visitare, almeno una volta nella vita, sia tutte le persone con diabete".

E' anche necessario, ha aggiunto Graziano Di Cianni, presidente Associazione medici diabetologi (Amd), "garantire una migliore collaborazione tra strutture diabetologiche e la medicina generale, che dovrà crescere ancora di più, alla luce della realizzazione del Pnrr che prevede il potenziamento delle case della salute e la creazione delle case di comunità, che saranno centrali nella battaglia per la qualità della vita delle persone con diabete". "Occorre investire molto di più e meglio per ridurre drasticamente le differenze, perché tutti i cittadini, soprattutto i malati cronici come chi ha il diabete, hanno diritto di ricevere cure e terapie omogenee sul territorio nazionale", ha concluso Ketty Vaccaro, vicepresidente IBDO Foundation.
   

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