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Mercato auto ancora positivo, +5,6% a settembre

++ Auto

Mercato auto ancora positivo, +5,6% a settembre

Csp, ripresa debole. Il 96% dei concessionari non ha giacenze

TORINO, 06 ottobre 2022, 18:04

Amalia Angotti

ANSACheck

Immatricolazioni auto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Immatricolazioni auto - RIPRODUZIONE RISERVATA
Immatricolazioni auto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Secondo segno positivo consecutivo per il mercato dell'auto italiano. Sono 110.976 - secondo i dati del ministero dei Trasporti, pubblicati in ritardo di qualche giorno- le auto immatricolate a settembre, il 5,4% in più dello stesso mese del 2021. Nei nove mesi le immatricolazioni sono complessivamente 976.055, in calo del 16,27% sull'analogo periodo dello scorso anno, ma del 33,5% rispetto al 2019.     Stellantis fa meglio del mercato con 35.527 immatricolazioni, il 6,5% in più dello stesso mese del 2021 e la quota che sale dal 31,7% al 32%. Nei nove mesi sono in tutto 353.360, in calo del 20,8% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso, con la quota che scende dal 38,3% al 36,2%.     Tra i brand a settembre crescono a due cifre Audi, Bmw, Citroen, Alfa Romeo, Lancia e Mercedes.     "Segnali positivi, ma flebili. Il mercato si trova ancora in una situazione difficilissima" commenta il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, che prevede "con una buona dose di ottimismo" la chiusura del 2022 "intorno a quota 1.200.000 immatricolazioni, livello da fine anni '60 del secolo scorso". Dall'inchiesta congiunturale del Csp emerge che ben il 43% dei concessionari è pessimista: il 96% dichiara di non avere giacenze di auto nuove sufficienti per far fronte alla domanda, l'82% neanche di auto usate. "La conseguenza è che la gente si tiene l'auto che ha, anche se vecchissima, e il crollo nelle rottamazioni di auto a fine vita lo conferma", commenta il presidente Gian Primo Quagliano.     "La forte flessione della quota di auto plug-in scese a settembre al 4% (la seconda più bassa dell'anno) e l'appiattimento di quella delle elettriche pure al 4,5% (dimezzando quasi l'8% di settembre 2021) è un chiaro indice del definitivo esaurimento dell'effetto incentivi 2021 e del fatto che gli incentivi 2022 non siano ancora a pieno regime dopo 3-4 mesi dall'attivazione della piattaforma" sottolinea Michele Crisci presidente dell'Unrae. "Nel percorso ambizioso per il raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati a livello europeo il rilancio degli acquisti di elettriche e plug-in e i contributi per l'installazione privata di colonnine di ricarica elettrica rappresentano misure primarie, ma occorre una maggiore velocità amministrativa". osserva Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.    

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