Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ali Abbasi, in Iran non è più protesta ma rivoluzione

Ali Abbasi, in Iran non è più protesta ma rivoluzione

Regista iraniano in gara per Danimarca a Oscar con Holy Spider

ROMA, 04 dicembre 2022, 19:46

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Quello che sta succedendo in Iran "è la conseguenza di ciò che è accaduto nel Paese negli ultimi 50 anni. Secondo me non si tratta più un movimento di protesta, ma di una rivoluzione, e penso che cambierà il volto di quella quella regione per sempre. Non avrei mai pensato di vedere un giorno donne che marciano sulle strade iraniane, con dietro di loro anche gli uomini, consapevoli che se le cose cambieranno sarà un beneficio per tutti.". Lo spiega, negli incontri in streaming di Deadline Contenders dedicati ai titoli in lizza come miglior film internazionale, il regista iraniano naturalizzato danese Ali Abbasi. Il cineasta, dopo essere stato in gara per la Svezia alla statuetta nel 2019 per Border, torna in corsa per la Danimarca con Holy Spider, nato dalla vera storia del serial killer iraniano Saeed Hanaei, operaio e padre di famiglia, che tra il 2000 e il 2001 ha ucciso nella città sacra di Mashhad 16 prostitute, convinto così di compiere il lavoro di Dio. Il film (che arriverà in Italia a febbraio con Academy Two) ha debuttato a Cannes, dove ha vinto il premio per la migliore attrice protagonista, Zar Amir-Ebrahimi, interprete iraniana rifugiata in Francia dal 2008, dove nel 2017 ha ottenuto la cittadinanza. "Noi chiaramente conoscevamo bene il contesto, sapevamo della profonda misoginia nel regime e nella società iraniana, ma quando Holy Spider è uscito alcuni non hanno considerato quell'aspetto - spiega Abbasi -. Vedendo però quello che sta succedendo, ora molti comprendono di più ciò che il film racconta". Zar Amir-Ebrahimi, interprete nella storia di Rahimi, una giornalista che si mette a rischio nell'indagare sul serial killer, si è chiesta "quali fossero le motivazioni del personaggio. Oggi, alla luce dei fatti a cui assistiamo, considero il film e il mio personaggio in maniera diversa.
    Vedendo le donne iraniane protestare in strada e rischiare la propria vita per cambiare la società mi sono resa conto che, allo stesso modo, Rahimi rischia per ottenere la libertà". Oggi in Iran, "è realmente in atto una rivoluzione perché donne e uomini stanno chiedendo insieme il rispetto dei loro diritti civili".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza