(di Francesco Nuccio)
Oltre diecimila giovani hanno
ballato fino a notte fonda, scandendo slogan contro la mafia,
nel Parco di Selinunte a Castelvetrano, un tempo "regno" del
boss latitante Matteo Messina Denaro, dove si è svolto l'evento
"Musica & Legalità" e la mostra dell'ANSA "L'eredità di Falcone
e Borsellino". Un'iniziativa promossa dalla testimone di
giustizia Valeria Grasso.
Nel cuore del parco archeologico più grande d'Europa, al
cospetto del tempio di Hera, Paul Kalkbrenner, artista tedesco
di musica elettronica di fama internazionale, è stato la star
dell'Unlocked Music Festival. Una folla festante di ragazzi
provenienti da tutta Europa che nonostante la serata afosa,
rinfrescata dal getto degli idranti, hanno potuto assistere al
concerto e alla magia del tramonto sull'Acropoli. Testimonial
d'eccezione dell'evento il Capitano Ultimo, il colonnello dei
carabinieri Sergio De Caprio che nel 1993 arrestò Totò Riina.
"Sono diventato uomo grazie alla Sicilia e al popolo siciliano.
Abbiamo combattuto contro l'arroganza, la violenza, contro la
mafia" ha detto l'ufficiale rivolgendo un invito a tutti i
giovani presenti: "La lotta alla mafia deve essere una lotta di
popolo. Niente può fermare il vostro amore, la vostra rabbia, la
vostra dolcezza, la vostra voglia di libertà. E quest'amore fa
paura e devono avere paura di voi". Anche Valeria Grasso,
l'imprenditrice che vive sotto scorta dopo avere denunciato il
clan Madonia, storica famiglia mafiosa del mandamento
palermitano di San Lorenzo, ha lanciato un appello: "Lo Stato
non può e non deve abbandonare chi si si ribella al pizzo, chi
si oppone alla mafia e diventa un perno fondamentale per la
lotta alla criminalità. Chi ha denunciato deve essere
sostenuto, supportato, deve fare la differenza. E la differenza
la fanno i fatti e non le parole". Sul palco pure il direttore
del Parco archeologico Felice Crescente, che ha sottolineato la
valenza simbolica dell'iniziativa in un territorio come quello
di Castelvetrano: "Vogliamo offrire a voi ragazzi un'immagine
della ricchezza straordinaria rappresentata dalla nostra storia
millenaria e dalla nostra cultura, come testimonia il tempio
alle nostre spalle. E la musica rappresenta certamente una
attrattiva importante per avvicinarvi alla bellezza del nostro
passato e a temi attuali come quello della legalità".
L'impegno nella lotta alle mafie, alla criminalità
organizzata, contro ogni forma di dipendenza è stato il filo
conduttore del progetto nato nove anni fa da Valeria Grasso,
fondatrice dell'associazione "Legalità è libertà", e sostenuto
dal ministero della Salute. I giovani presenti alla
manifestazione hanno potuto visitare anche la mostra fotografica
dell'ANSA "L'eredità di Falcone e Borsellino", allestita
all'ingresso del Parco, che ha fatto tappa a Selinunte
nell'ambito del tour in tutta la Sicilia per ricordare il
trentennale delle stragi. La mostra racconta attraverso immagini
inedite e i testi dell'agenzia, la vita dei due magistrati
uccisi dalla mafia: dall'infanzia nel rione palermitano della
Kalsa all'ingresso in magistratura, fino alla nascita del Pool
antimafia, al maxiprocesso e alle stragi del '92, ma anche la
ribellione della società civile e gli arresti dei grandi boss
latitanti. L'ultimo ancora in circolazione è Matteo Messina
Denaro al quale ieri sera migliaia di giovani hanno lanciato una
sfida dal sapore inequivocabile: "La Sicilia è nostra e non di
Cosa Nostra".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA