Lapidi con i nomi dei tra ragazzi
morti in stage e la scritta 'Morti di Stato' e vernice rossa
come il sangue davanti all'ingresso di Assolombarda, a Milano: è
la protesta di Rete Studenti Milano (Rsm) contro le morti degli
studenti in alternanza scuola-lavoro.
"Le esperienze di alternanza che viviamo - si legge in una
nota della Rete - non sono utili per lo sviluppo delle ricerche
informatiche né per migliorare eventuali competenze emergenti,
ma in compenso inseriscono in maniera del tutto priva di
controllo ragazzi che dovrebbero dedicarsi alla propria
formazione in un mondo del lavoro dove la sicurezza non esiste,
dove le cosiddette 'morti bianche' aumentano di giorno in
giorno, dove le aziende che dovrebbero subire controlli
dell'ispettorato per la sicurezza sul lavoro ricevono telefonate
d'avvertimento da parte dallo stesso. Le conseguenze non possono
che essere tragiche, con la morte di Giuliano che va ad
aggiungersi a quelle di Lorenzo e Giuseppe, il tutto nell'arco
di sei mesi scolastici".
"Rifiutiamo convintamente la definizione di 'morti bianche' -
conclude Rete Studenti Milano -. I responsabili ci sono, molti
di loro lavorano proprio nello stabile che questa mattina
abbiamo deciso di sanzionare, ricordando e evidenziando che
Confindustria ha le mani sporche del sangue di tre ragazzi,
Lorenzo, Giuseppe e Giuliano. Non dimentichiamo né perdoniamo".
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