Mascherine obbligatorie in aula e
negli spazi didattici, comprese sale studio e biblioteche, e
fortemente raccomandate in tutti gli altri spazi dell'Ateneo.
L'indicazione è contenuta nei criteri per la prevenzione del
contagio per il coronavirus nello svolgimento delle attività
formative e curriculari diffusi dall'Università di Parma. Si
tratta, spiega l'ateneo sul suo sito, di criteri riferiti
intanto alla fase di avvio dell'anno accademico 2022-2023.
Successivi aggiornamenti - precisa - saranno adottati sulla base
dell'evoluzione degli scenari di rischio per Covid-19.
Oltre alle mascherine obbligatorie in aule e spazi didattici
(tranne per i docenti mentre svolgono la lezione) tra le
indicazioni ci sono anche il divieto di recarsi in sede se si è
positivi al SarsCov2, se si hanno febbre superiore a 37.5 o
sintomi riconducibili al Covid. "Quando possibile" si tende a
rispettare un distanziamento di un metro, quindi si invita a
saltare file e sedute. Nei laboratori didattici, nel caso in cui
gli studenti debbano svolgere attività formative in coppia o in
gruppo, devono essere evitate, per quanto possibile, le
rotazioni. Nei casi di intervenuto contatto stretto (ad esempio
un convivente positivo a infezione Covid), occorre indossare una
mascherina di tipo Ffp2 per l'accesso e la frequentazione delle
sedi di ateneo. Chi si contagia ed è stato in università nelle
48 ore precedenti alla comparsa dei sintomi o all'effettuazione
del tampone positivo, c'è l'obbligo di informare il servizio di
medicina preventiva dei lavoratori e i referenti del proprio
corso di studio. Ai contatti stretti sarà quindi richiesto di
indossare Ffp2.
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