"La pervasività del digitale: tra
comunicazione e rappresentazione" al Festival Nazionale delle
Università, in corso alla Link Campus University di Roma.
"Cambiando la cultura, cambia anche la didattica - ha detto Pier
Giuseppe Rossi professore di Didattica e Pedagogia Speciale
all'Università degli Studi di Macerata -. Prima parlavamo di una
società liquida, dove la didattica non poteva trasmettere
procedure, ma doveva mettere in grado i ragazzi di gestire il
proprio futuro e l'innovazione. Il digitale sta cambiando spazio
e tempo e quindi il linguaggio e le parole. I mediatori da
utilizzare, infatti, non sono più né solo immagini né solo
testi. Un esempio: la prima pagina di un quotidiano di oggi, un
ibrido che significa anche rompere tra presente e distanza".
Per Massimo Martellini, presidente FCP- Federazione
Concessionarie di Pubblicità, "il mondo editoriale lavora sulla
comunicazione, ma deve sottendere alle leggi di mercato per
vendere un servizio. I ricavi delle vendite, però, non sono più
sufficienti e quindi la possibilità di offrire il lavoro di
comunicazione come mezzo per congiungere la produzione con il
mercato, è sicuramente il corollario necessario per mantenere in
vita le aziende editoriali. Questo garantisce quel fenomeno
favoloso della democrazia che è l'informazione. Il digitale, del
resto, ha cambiato alcuni paradigmi del mondo editoriale. C'è
sicuramente voluto tempo, ma la fruizione del messaggio è molto
più immediata, obbligando i creativi a lavorare in maniera
diversa. Da uno spot con immagine, siamo infatti arrivati a
micro-messaggi pervasivi che hanno aumentato la capacità di
comunicazione".
"L'informazione, con l'avvento del digitale, è cambiata
radicalmente. Una volta - ha detto Guido D'Ubaldo presidente
Ordine dei Giornalisti Lazio - i giornali cartacei avevano il
predominio nel campo dell'informazione, mentre oggi le copie
vendute sono sicuramente in calo. Basti pensare che anche i
giovani si informano in altro modo. Il giornalista, però, deve
saper cavalcare questa trasformazione, diventando trasversale e
informando sul cartaceo e sul digitale".
Il Festival Nazionale delle Università è sviluppato e
realizzato con la partecipazione di NeXt Economia, Festival
Nazionale dell'Economia Civile, SAFE, Universita.it e ANP Lazio.
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