Il capo di Gabinetto del ministero
della Giustizia, Raffaele Piccirillo, e il direttore
dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione
dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata,
prefetto Bruno Corda, hanno sottoscritto in via Arenula un
protocollo d'intesa per la costituzione di un "Osservatorio
Permanente sulla raccolta dei dati relativi ai beni sequestrati
e confiscati".
Poter conoscere l'intera storia di questi beni, dal
sequestro fino alla confisca definitiva, è essenziale per
affrontare tempestivamente ogni criticità che possa ostacolarne
la conservazione e, di conseguenza, la destinazione e il
riutilizzo. Un obiettivo raggiungibile con una perfetta
interconnessione tra le banche dati del Ministero della
giustizia e l'ANBSC.
Con il protocollo, si garantisce un'informazione affidabile
e aggiornata sul valore dei beni, la loro condizione urbanistica
e lo stato d'uso, sia nella sede del processo penale sia
nell'ambito delle procedure di prevenzione. Esigenza
particolarmente avvertita per le attività imprenditoriali.
Nel trentesimo anniversario della strage di Capaci, l'intento è
potenziare ulteriormente l'efficacia della norma che permette la
restituzione alla comunità di quei beni e di quelle aziende
sottratte alle organizzazioni criminali, che si rivelino capaci
di produrre ricchezza e lavoro, anche una volta riportate
all'interno della legalità.
L'Osservatorio Permanente sulla raccolta dei dati relativi ai
beni sequestrati e confiscati prevede un Comitato scientifico e
un organismo tecnico, per monitorare lo sviluppo delle
piattaforme informatiche.
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