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Montagna: Uncem, stop a consumo suolo non fermi investimenti

Contro lo spopolamento. Serve una pianificazione sovracomunale

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 25 LUG - "Blocco del consumo di suolo sì, ma anche una capacità di favorire investimenti adeguati e nuove realizzazioni nelle aree montane affinché si determinino condizioni per portare nuovi posti di lavoro e nuovi servizi nelle aree interne del Paese". È la posizione dell'Uncem - l'Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani che commentando il Rapporto Ispra sul Consumo di suolo indica come "unico antidoto all'impoverimento e all'abbandono" le green communities, comunità nella sostenibilità.

"Ridurre il consumo di suolo è per le aree montane del Paese una necessità che si accompagna alla necessità di valorizzare la superficie agricola, la gestione attiva delle foreste, i servizi ecosistemici-ambientali garantiti dal suolo stesso, la gestione di un territorio più ampio di quello del singolo Comune grazie ad 'ambiti ottimali' e a pianificazione su livelli amministrativi sovracomunali, tramite Unioni montane di Comuni e Comunità montane", si legge in una nota. Così si potrebbe compensare quanto è stato fatto a valle, il consumo di suolo registrato nei centri più in basso, con quanto invece non è stato consumato a monte, nei Comuni che soffrono ancora spopolamento e abbandono.

I comuni montani definiscono inoltre "fondamentale agire sulla qualità del costruito e del recupero" basate su tecniche costruttive per le quali gli immobili non consumano energia e non impattano sull'ambiente. (ANSA).

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