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Pnrr: C.Conti, 1.200 domande di 'imprese donna',poche al Sud

Marcata disomogeneità. Mise monitori e attui comunicazione Piano

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 04 OTT - Le domande per le agevolazioni per l'imprenditoria femminile previste dal Pnrr sono state 1.200, superiori alle 700 previste per l'obiettivo intermedio del secondo trimestre 2023 ma si è rilevata una "marcata disomogeneità territoriale a scapito delle zone meridionali del Paese (cui è destinato il 40% delle risorse complessive)". Lo scrive la Corte dei Conti che sollecita su questo punto il ministero dello Sviluppo. Si rileva - scrive la corte - "la necessità di strategie di comunicazione specifiche e chiare, per rafforzare la cultura della partecipazione delle donne al mondo imprenditoriale proprio nei territori del sud Italia in cui il numero delle domande si è rivelato più basso".
    Le risorse complessive messe a disposizione nel Pnrr per incentivare la partecipazione delle donne al mondo produttivo e supportare le imprese femminili, nuove o già costituite, in ogni regione italiana per ridurre il divario territoriale, ammontano a 400 milioni di euro. Nel complesso l'intervento previsto nell'ambito della missione "Inclusione e coesione" del Pnrr, denominato "Creazione di imprese femminili" interesserà 2.400 aziende italiane entro il 2026, di cui 700 nell'obiettivo intermedio del secondo trimestre 2023.
    La Corte ha invitato il Ministero dello sviluppo economico, come soggetto attuatore, sia a monitorare l'operato di Invitalia, gestore delle attività connesse al progetto, sul rispetto dei principi trasversali previsti dal Pnrr (in favore di giovani, donne e Sud), sia a definire al più presto le attività di comunicazione e formazione, con verifica dell'avvenuta pubblicazione di tutti gli atti riguardanti l'intervento previsto dal Piano. (ANSA).
   

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