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Deloitte: al via un Competency Lab sulla sostenibilità

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Deloitte: al via un Competency Lab sulla sostenibilità

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In collaborazione con Deloitte

Pareglio, climate change prioritario per un imprenditore su due

ROMA, 09 marzo 2023, 15:45

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Il presidente di Deloitte Climate & Sustainability, Stefano Pareglio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente di Deloitte Climate & Sustainability, Stefano Pareglio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il presidente di Deloitte Climate & Sustainability, Stefano Pareglio - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Deloitte

Scenari climatici, politiche di mitigazione, mercati del carbonio regolati e volontari, prospettive dei mercati energetici, rischi e opportunità climate-related per le imprese, politiche industriali europee per la transizione energetica. Sono questi alcuni dei temi al centro del Competency Lab lanciato da Deloitte Climate & Sustainability che prendere il via venerdì 10 marzo.

La prima fase del corso di formazione e divulgazione sulla sostenibilità, rivolto a imprese e istituzioni, terminerà a giugno e dopo la pausa estiva saranno approfonditi i temi della gestione del capitale naturale e delle risorse idriche, della struttura dei rating Esg, per poi concludere con un approfondimento sulla governance climatica delle imprese. "In Italia un imprenditore su due vede nel cambiamento climatico una priorità assoluta e per il 61% avrà un impatto elevato, o molto elevato, sul proprio business", spiega il presidente di Deloitte Climate & Sustainability, Stefano Pareglio, nel corso di un forum ANSA Incontra.

"Il tema della sostenibilità - sottolinea - oggi non è più un addendum per una politica aziendale, ma sta dentro l’evoluzione del modello di business". È quindi necessario "costruire conoscenza e sviluppare strumenti in grado di guidare l’evoluzione della società e dei modelli di business in direzione della sostenibilità", afferma, indicando come obiettivo quello di "alzare il livello di consapevolezza non solo sui problemi ma anche sugli strumenti per affrontarli". Lo studio globale CxO Sustainability Report 2023 - Accelerating the green transition "rileva come in Italia abbiamo dei punti di forza: un maggiore utilizzo di materiali sostenibili rispetto al resto del mondo, 71% contro 59%; una maggiore adozione di tecnologie pulite, 64% contro 54%".

Tuttavia dalle oltre 2mila interviste a manager in più di 24 Paesi emergono anche "barriere che ostacolano la transizione ecologica: costi molto elevati delle iniziative, 25% Italia contro 19% globale; focus ancora orientato al breve termine, 21% contro 18%; mancanza di sostegno da parte delle istituzioni, 21% Italia contro 12% nel mondo".

"Il nostro tessuto imprenditoriale - prosegue Pareglio - è costituito da piccole imprese che hanno problemi legati a ricambio generazionale, capitalizzazione, professionalità, difficoltà a sviluppare la ricerca. Molto rilevante è il ruolo che possono giocare le grandi imprese nel farsi attori di questa transizione promuovendo, con il sostegno finanziario e professionale, tutta la catena di fornitura verso l’innovazione per beni e prodotti più sostenibili". Un percorso quello della sostenibilità ben avviato anche sul fronte finanziario: "Il mercato globale delle obbligazioni sostenibili è cresciuto di circa il 37% negli ultimi cinque anni. Mentre i green loans, i prestiti Esg, sono cresciuti di oltre il 54% nello stesso periodo. Si stima inoltre che le masse gestite con connotazioni Esg al 2025 saranno circa un terzo del totale. La disponibilità di finanziamenti è ampia e il costo del capitale per investimenti sostenibili è più basso, perché gli investitori vedono un minor rischio e una maggior possibilità di guadagno.

Rimane però sempre il tema di ben definire cosa si intende per Esg", osserva il presidente di Deloitte Climate & Sustainability. "Altro punto - conclude - è se le aziende sono in grado di accedere ai mercati, avendo chiara la strategia e qual è il capitale che serve loro per attuarla. Nel caso delle grandi aziende il problema si pone poco e si porrà sempre meno, perché competono su un mercato che le obbliga a porre particolare attenzione a questi aspetti.

Il problema rimane nelle aziende di piccole e medie dimensioni". Secondo il direttore generale di Deloitte Climate & Sustainability, Elio Santoro, "tutti gli attori hanno un compito ben definito nell'accompagnare il sistema industriale italiano lungo la transizione: la finanza, per agevolare e indirizzare i flussi verso i finanziamenti green; la ricerca e sviluppo, per identificare le nuove tecnologie climate friendly; la politica, nel definire un quadro di regole, incentivi e limitazioni che consentano di abilitare, e accelerare, la transizione ecologica delle imprese".

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