L'ospedale Mazzini di Teramo si è
dotato di una "stanza rosa" in Pronto soccorso, destinata ad
accogliere tutti coloro che sono vittima di violenza.
L'iniziativa, l'ultima in ordine di tempo adottata dalla Asl in
tema di violenza di genere, è stata presentata oggi. "La
violenza di genere è una grave emergenza sociale che necessita
della massima attenzione. Per prevenire e proteggere le vittime
di violenza è necessario che ognuno si attivi per quanto di
propria competenza. La Asl di Teramo è storicamente sensibile a
questo grave problema", ha dichiarato il direttore generale
della Asl Maurizio Di Giosia. "La "stanza rosa" è destinata ad
accogliere le donne in primis, visto che loro sono più
frequentemente vittime di maltrattamenti, ma anche anziani,
disabili e bambini.
La persona viene accolta in un ambiente protetto all'interno
del Pronto soccorso. Qui sarà a disposizione tutto il materiale
necessario non solo per le terapie, ma anche per le analisi. La
persona riceverà le cure e il sostegno di tutti i professionisti
nella massima privacy ed evitando il più possibile il disagio di
spostamenti fra un settore e un altro. "Stiamo ottimizzando un
percorso destinato alle vittime di violenza, che va
dall'ingresso in Pronto soccorso fino alle strutture
extraospedaliere".
Anna Rita Gabriele, direttore della Uoc Pronto soccorso e
Obi, ha diffuso i dati sugli accessi "Codice rosa" relativi alla
Asl di Teramo nel periodo 2019 al primo semestre 2022. "Sono
dati che per la maggior parte riguardano le donne - ha
sottolineato - 21 casi coinvolgono minori di 16 anni e 5 di
17anni. Per quanto riguarda gli over 65, abbiamo registrato 10
casi". "La stanza rosa - ha aggiunto Cinzia Angelozzi,
ginecologa referente dei "Bollini rosa", il riconoscimento che
la Fondazione Onda conferisce agli ospedali vicini alle donne -
costituisce un luogo protetto per accogliere le vittime di
violenza, che non dovranno più andare in giro nei vari reparti
dell'ospedale. In questa stanza raccoglieremo i reperti,
particolarmente importanti per il successivo iter giudiziario".
La dottoressa Gabriele ha annunciato che la Asl ha proceduto
alla revisione del protocollo del Codice rosa. "Abbiamo adeguato
il protocollo aziendale a quello che prevede la nuova normativa
in materia. Il protocollo dovrà essere esteso a tutto il
territorio, in un percorso per uscire fuori della violenza. In
questo percorso la Asl riveste un ruolo centrale, relativo alla
cura e alla prima accoglienza".
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